
Articolazione degli uffici
Articolazione degli uffici
Obblighi di pubblicazione concernenti l'organizzazione delle pubbliche amministrazioni
1. Le pubbliche amministrazioni pubblicano e aggiornano le informazioni e i dati concernenti la propria organizzazione, corredati dai documenti anche normativi di riferimento. Sono pubblicati, tra gli altri, i dati relativi:
a) agli organi di indirizzo politico e di amministrazione e gestione, con l'indicazione delle rispettive competenze;
b) all'articolazione degli uffici, le competenze di ciascun ufficio, anche di livello dirigenziale non generale, i nomi dei dirigenti responsabili dei singoli uffici;
c) all'illustrazione in forma semplificata, ai fini della piena accessibilità e comprensibilità dei dati, dell'organizzazione dell'amministrazione, mediante l'organigramma o analoghe rappresentazioni grafiche;
d) all'elenco dei numeri di telefono nonchè delle caselle di posta elettronica istituzionali e delle caselle di posta elettronica certificata dedicate, cui il cittadino possa rivolgersi per qualsiasi richiesta inerente i compiti istituzionali.
Nota:
BIBLIOTECA DI STORIA MODERNA E CONTEMPORANEA DI ROMA
Competenze
Le origini della Biblioteca di storia moderna e contemporanea risalgono al giugno 1880, quando la Camera dei deputati approvò la proposta di Pasquale Villari di costituire una raccolta di libri, opuscoli e documenti relativi al Risorgimento italiano. Nacque così la Sezione Risorgimento della Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele II di Roma, il cui direttore, Domenico Gnoli, avviò l’opera di acquisizione del nucleo originario delle raccolte attraverso una fitta rete di rapporti con le librerie antiquarie e con gli stessi protagonisti delle vicende risorgimentali, o con i loro discendenti.
Negli anni trenta, alcuni provvedimenti mutarono profondamente la fisionomia della Biblioteca. Il R.D. 20 luglio 1934, n. 1226, sul riordinamento degli istituti storici, soppresse il Comitato nazionale per la storia del Risorgimento e affidò la raccolta museale alla Società nazionale per la storia del Risorgimento, mentre la Biblioteca venne posta sotto la sorveglianza di un ente di nuova costituzione, l'Istituto storico italiano per l'età moderna e contemporanea. Negli anni 1937-1938 avvenne lo smembramento della raccolta risorgimentale: i materiali bibliografici restarono alla Biblioteca, mentre quelli museali e parte di quelli documentari furono consegnati all’Istituto, con sede al Vittoriano. Con R.D. 22 novembre 1937, n. 2181, la Biblioteca assunse la denominazione attuale di Biblioteca di storia moderna e contemporanea e nel 1939, come ultimo atto di questa complessa vicenda, si trasferì a Palazzo Mattei di Giove, dove tutt’oggi ha sede.
Gli orientamenti attuali tendono a fornire strumenti di base per lo studio della storia d’Italia e degli altri paesi nei secoli XVI-XXI, con particolare riguardo all’Ottocento e al Novecento. Una particolare attenzione è rivolta all’integrazione della documentazione originaria, specialmente delle collezioni di periodici del XIX e XX secolo |